mercoledì 19 novembre 2014

MARKETING PUBBLICITARIO

31 OTTOBRE 2014 - LABA TORBOLE, MARKETING, 
A CURA DEL PROF. CORRADO CORRADINI


Partiamo dal principio che un designer è una persona che crea un oggetto che deve fare provare delle emozioni per poi riuscire a venderlo. per riuscire a vendere un prodotto quindi bisogna ricorrere a strategie di comunicazione per trasmettere pienamente i valori dell'oggetto stesso. Ecco che si ricorre al marketing pubblicitario. Il marketing pubblicitario è l'unione fra il marketing, che ci insegna con le sue strategie a chi vendere e la pubblicità che è il mezzo tramite al quale si riesce a vendere il prodotto, influenzando l'acquirente.





Tramite la pubblicità bisogna fare in modo che l'oggetto stesso diventi frutto di desiderio; deve essere quindi assolutamente convincente. Ogni giorno noi stessi siamo influenzati da continui input che ci fanno decidere se un oggetto lo voglio oppure no, ma a volte questo procedimento avviene inconsciamente. Infatti la domanda che ci dovremmo porre è: ma questo oggetto lo desidero veramente o no? Posso acquistarlo o non posso?
Una buona campagna pubblicitaria potrebbe fare credere che un oggetto noi lo vogliamo realmente anche se in realtà non è così, e magari ci fa compiere acquisti per ottenere un qualcosa che potrebbe essere assolutamente superfluo.
La pubblicità infatti ci fa identificare in valori determinati proprio da essa e ci fa scegliere un prodotto piuttosto che un altro.
La nostra libertà è definita da un punto di scelta, che dovremmo focalizzare e analizzare attentamente prima di procedere ad un acquisto spinto da questi input che ci bombardano assiduamente.
In sostanza un oggetto deve fare suscitare emozioni, che però devono essere trasmesse ad un pubblico e ciò avviene tramite i valori che la pubblicità ci conferisce.



LA DONNA E LA PUBBLICITA'

"chi mi ama mi segua" 

Approfondendo il discorso pubblicità si può notare che a livello mediatico la donna ne fa da padrona. La figura femminile è cambiata nel tempo diventando oggetto di desiderio. Infatti la donna attira gli uomini, come riesce ad attirare egualmente le donne che si rivedono in essa. E' sicuramente una figura forte anche se alcune pubblicità non si capisce bene se cerchino di vendere la donna, il suo corpo, la sua sensualità oppure l'oggetto. Per notarlo basta fare un'analisi delle pubblicità a campionamento (vedi Pavesi, Opel, Calzedonia...).
In conclusione la figura femminile facilita sicuramente la vendita di un prodotto, diventando si un oggetto, ma in particolare un oggetto di visione.

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