giovedì 4 dicembre 2014

I POLI EMOZIONALI SUPERFICIALI: COME AVVENGONO LE PULSIONI D'ACQUISTO


28 NOVEMBRE 2014 - LABA TORBOLE, MARKETING, 
A CURA DEL PROF. CORRADO CORRADINI

Come trattato nell'ultimo post possiamo dire che il nostro ego, o inconscio, è il generatore di tutte le nostre pulsioni che ci portano ad una scelta. Il marketing, che deve vendere un prodotto, tramite la pubblicità, se sviluppata bene, sfrutta l'inconscio e la conoscenza dei tre driver: energia, empatia ed esistenza. 
Quindi possiamo scindere due categorie di pulsioni:
  • impulso d'acquisto: determinato dalla nostra parte razionale che determina una necessità di vario genere.
  •  acquisto d'impulso: determinato dalla nostra parte irrazionale che ci spinge a fare un acquisto non ragionato, generato dal desiderio.
In realtà il nostro inconscio e la nostra parte razionale continuano a scontrarsi  e relazionarsi continuamente generando pensieri ed emozioni.
Queste relazioni vengono chiamate poli emozionali superficiali e generalmente sono 8 ed a carattere bipolare.


Questi poli in realtà generano un ciclo interiore che ci spinge a "comprare" per raggiungere la felicità. Infatti è la sofferenza che genera mercato. Per superare la fase di depressione "compro" per arrivare al relax, poi alla serenità. Raggiunto l'apice del benessere, cioè la felicità, ovvero il nostro obbiettivo, il ciclo ricomincia passando da euforia, eccitazione e aggressività che ci riportano in uno stato di sofferenza. E' a questo punto che il marketing colpisce. Il marketing utilizza la clasterizzazione o clustering per sviluppare una pubblicità efficace che ci spinge a comprare nel momento di sofferenza. Il clustering è un'analisi multivariata di dati relativa alla somiglianza fra elementi comuni e non uguali, perché la mente collettiva, e quindi due elementi uguali, non esistono.

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