domenica 1 dicembre 2013

MARKETING STRATEGICO: ORIENTAMENTI E VARIABILI 4P e 4C

28 NOVEMBRE 2013 - LABA TORBOLE, MARKETING, 
A CURA DEL PROF. CORRADO CORRADINI

Fondamentalmente gli orientamenti aziendali indicano letteralmente la direzione in cui porta la mission aziendale. Inoltre possiamo suddividerli anche come periodi storici dell'industrializzazione.
Gli orientamenti fondamentali sono 4:
  • orientamento alla produzione
    siamo a metà ottocento dove vediamo la nascita dell'industrializzazione, in Inghilterra. Lo scopo iniziale della rivoluzione industriale era proprio quello di produrre il maggior numero di beni possibile, nel minor tempo e al più basso costo. In questa maniera si poteva raggiungere il massimo profitto. Siamo in un momento storico dove c'è un mercato vergine e di colpo molte aziende cominciano a produrre enormi quantità di beni. E' in voga il mito dell'acciaio, della potenza industriale, delle guerre, che purtroppo porteranno allo sviluppo della mitragliatrice, macchina che produce morte a velocità elevata, quindi, concettualmente, l'antagonista dell'industria. Ed è così, che in breve tempo, si cominciano a verificare i primi problemi, ogni prodotto ha le stesse caratteristiche e non c'è grossa differenziazione di prodotti sul mercato.  Ci si indirizza, quindi, verso un'altra direzione, quella del prodotto.
  • orientamento al prodotto:
    partiamo con un esempio: se esistono venti aziende che producono lo stesso prodotto, con le stesse caratteristiche e allo stesso prezzo, generano saturazione di mercato. Allora cominciò la differenzazione del prodotto con l'introduzione della ricerca, dell'innovazione e quindi del design. Grazie al concetto di innovazione subentra l'utilizzo della lega leggera dell'alluminio, e non più dell'acciaio. Fulcro di innovazione e di design fu la scuola tedesca del Bahuhaus che mise in evidenza alcuni fattori fondamentali per un' industria orientata al prodotto, quali l'alta produzione, associata all' alta qualità del prodotto ed all' ottimizzazione del rapporto qualità/prezzo.  Il design, accompagnato dalla funzionalità, per un oggetto è quindi un valore aggiunto. Ed ecco che con un mercato ricco di prodotti e prezzi diversificati ci si spinge verso il prossimo orientamento, quello delle vendite.
  • orientamento alle vendite:
    somma l'orientamento alla produzione con quella del prodotto, perchè senza la vendita non possiamo sostenre il discorso aziendale. E nel momento che il mercato è così diversificato ci si proietta verso l'orientamento alla vendita (influenzato dalle variabili controllate chiamate 4P)
  • orientamento al marketing:
    è l'ultimo orientamento presente nel mercato. infatti l'orientamento al marketing è basato sulla definizione della mission in base alla vision. 


Oltre agli orientamenti ci sono però da tenere in conto anche le variabili del marketing, che contraddistinguono ogni orientamento, ma vengono sviluppate maggiormente nel campo dell'orientamento alla vendita, perché include sia l'orientamento alla produzione che quello al prodotto. Le variabili del marketing sono anche definite come 4P (teorizzate da Jerome McCarthy):

  • Il prodotto (Product) è il bene o servizio che si offre (vende) in un mercato per soddisfare determinati bisogni dei consumatori. 
  • Il prezzo (Price) è il corrispettivo in denaro che il consumatore è disposto a pagare per ricevere un determinato bene o servizio. 
  • La distribuzione (Place) è l'insieme di attività necessarie a far giungere un determinato prodotto al consumatore finale, con i vari passaggi intermedi. La distribuzione avviene tramite la gestione, dei canali di distribuzione e dei magazzini, logistica delle merci, copertura del mercato.
  • La promozione (Promotion) è l'insieme di attività volte a promuovere, pubblicizzare e far conoscere al mercato un'azienda o un suo determinato prodotto o servizio.

 Recentemente tra gli studiosi di marketing si preferisce sostituire il termine promozione con comunicazione aziendale, definita come il complesso di attività mediante le quale un'azienda si presenta al mercato. Rivolgendosi al marketing si preferisce infatti parlare di 4C (teorizzate da Robert F. Lauterborn, nel 1993) che non sono altro che l'evoluzione delle 4P.

  •         Consumer value(valore del consumatore)pone l'attenzione sulla soddisfazione del cliente o sul modello di cliente da soddisfare piuttosto che sul prodotto in sé
  •         Change (cambio): costi  che il cliente deve sostenere per usufruire del nuovo prodotto piuttosto che di quello di un concorrente, o di quello più vecchio
  •         Communication (comunicazione): comunicazione, un concetto più ampio rispetto a promozione, che include le pubbliche relazioni, pubblicità virali e ogni tipo di relazione tra impresa e consumatore
  •         Convenience (convenienza): con la nascita di Internet e di modelli ibridi di acquisto si allarga il concetto verso la facilità di acquistare il prodotto, trovarlo o avere informazioni su di esso.
Con l'immagine viene spiegato il passaggio da 4P a 4c.



Tutte le variabili, 4C e 4P centrano direttamente con tutti gli orientamenti, è che a seconda del periodo storico o della mission aziendale concentrerò il mio focus su un determinato orientamento, collegato direttamente alla variabile che si sposa meglio con esso.
Ogni azienda, infatti ha un orientamento diverso a seconda della categoria d'azienda a cui è rivolta.





1 commento: